- 24/03/2021
- Redazione
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Il Mulino Cocchi
Sono stati da poco riportati alla luce i resti del Mulino Cocchi, un luogo veramente affascinante, a due passi dal Belvedere Inferiore della Cascata delle Marmore, lungo il tracciato del nostro itinerario Pievi e Castelli della Valnerina - Casteldilago.
Lo scavo è in corso, non è ancora possibile effettuarne una visita approfondita, noi abbiamo avuto la fortuna di sentircelo raccontare da Massimiliano Gasperini, l'archeologo che ne sta curando lo scavo.
Il mulino Cocchi si trova sulla riva sinistra del Nera, risale probabilmente ai secoli XVI e XVII e deve il suo nome all'antica famiglia proprietaria del luogo (poi passato ai Manassei e infine al Comune di Spoleto, che è a tutt'oggi il proprietario dell'area).
Il mulino era alimentato da un "canaletto" di derivazione che partendo dalla riva destra del Velino, superando ponti canali e condotte forzate delle ex centrali di Marmore, Terni, Spoleto e Collestatte arrivava al Mulino con una portata all'origine di 1,30mc/sec.
Ad oggi il canaletto funziona ancora per usi irrigui, non arrivando più ovviamente a alimentare il Mulino i cui resti sono quelli riportati alla luce da poco, che vedete in foto.
Il canaletto di Cocchi arrivava al Mulino dividendosi in tre parti e alimentando rispettivamente tre macine, delle quali sono visibili diversi resti e i locali, voltati e ricoperti di splendide concrezioni, in cui le macine erano collocate.
Il travertino è uno sfondo importante di questo scavo che, come dicevamo, è tuttora in corso, chissà che non ne emergano ulteriori sorprese!
Per questa narrazione, ringraziamo anche il direttore dei lavori, l'architetto Miro Virili, studioso e profondo conoscitore del nostro territorio.
Nella foto sotto, l'archeologo Massimiliano Gasperini.